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I martiri di Granezza (VI)

Mercoledì 5 aprile 2023, studenti e studentesse delle classi 4 A L.C.E., 5 A L.C.E., 4 L.S.U. e 5 ART hanno incontrato il professor Renato Dal Cavaliere, il Signor Ivo  Bressan e la Signora Pierangela Vesentini per un’interessante conferenza sulla strage avvenuta nella località di Granezza, nella quale sono morti due giovani montagnanesi. La ricostruzione della vicenda dei due giovani, attraverso lettere inedite e documenti, ha permesso di riflettere e ragionare sulla Resistenza, sulla Seconda Guerra Mondiale e sui valori dell’impegno e della democrazia

I martiri di Granezza (VI) 6 /7 settembre 1944.

L’aver ritrovato, da parte di una famiglia di Montagnana, dopo tanti anni, delle lettere risalenti alla 2^ Guerra mondiale mi ha offerto l’opportunità di far riemergere dall’oblio il sacrificio di due giovani montagnanesi.

Aristide Cracco, operaio e sindacalista comunista della CGIL di Montagnana, deceduto nel 1979, aveva conservato accuratamente delle lettere scambiate con i genitori, le sorelle e, in particolare con degli amici suoi compaesani, ma soprattutto con Gianni Pavan, suo coetaneo e vicino di casa, entrambi residenti in Via Luppia Alberi a Montagnana.

E’ proprio Aristide che racconta in una serie di appunti stilati il 9.2.1967 che nel gennaio del 1944, lui stesso con Pavan Gianni, Calgaro Tarcisio, Frison Italo e Fulici Giuseppe sono costretti ad entrare nella Speer al servizio dei tedeschi, evitando così di essere trasferiti in Germania.

Si ritrovano dunque a Peschiera del Garda per frequentare un corso di allievi autisti e, dopo aver sostenuto gli esami, gli allievi vengono divisi in più gruppi e, dal mese di marzo, non ebbero più l’occasione di rivedersi.

Nell’agosto del 1944 Pavan Gianni e Calgaro Tarcisio vengono trasferiti ad Asiago come autisti di camion addetti al trasporto del legname per conto della Wermacht.

Entrati da tempo in contatto con i partigiani che operavano sull’altipiano, i giovani autisti il 5 settembre si uniscono ai resistenti dopo aver reso inefficienti sia i camion che una mitragliatrice pesante in loro dotazione.

Il gruppo composto di 13 e poi di 15 persone si unisce ai partigiani di Granezza e, incorporati nella Brigata Mazzini.

Il giorno 6 settembre, i nazifascisti organizzarono un grande rastrellamento denominato Operazione Hannover, composto di circa 5000 unità e, contemporaneamente, fu ingaggiata una cruenta battaglia contro le formazioni partigiane. 

I partigiani, vistisi accerchiati e con forze e armamenti assai inferiori rispetto ai tedeschi e ai fascisti, cominciarono a ritirarsi, ma il gruppo dei giovani autisti italiani, non conoscendo bene l’ambiente della montagna, credendo di congiungersi con altri partigiani, cadde in mano ai tedeschi e ai fascisti.

Il giorno 7 i giovani vennero sottoposti a un lungo interrogatorio, furono poi massacrati con cruente atrocità e sepolti in una fossa comune fatta scavare da loro stessi; infine furono ricoperti con poche palate di terra.

Il fatto è avvenuto a Granezza, in località “ Le Mazze”, ove a perenne ricordo venne eretto un cippo con i nomi dei giovani trucidati.

La  salma di Calgaro Tarcisio  riposa nel cimitero civile di Asiago, mentre la mamma di Gianni Pavan ha preferito seppellire i resti del figlio assieme  alla salma del suo primo marito e padre di Gianni, nel cimitero civile di Valdagno(VI). 

Ho pensato di riproporre questi dolorosi avvenimenti in quanto non mi risulta che il sacrificio di questi due giovani sia stato mai ricordato nelle manifestazioni del 25 aprile. 

Ritengo meritevole di una celebrazione particolare una rivisitazione completa della vicenda di Granezza con la lettura delle lettere e la visione delle foto scattate durante il ritrovamento delle salme dei giovani.

Le slide dell’intervento:​

Illustrazione a cura del Prof. Renato Dal Cavaliere

Ringraziamenti

  • Educandato Statale «San Benedetto» – Dirigente Scolastico Emanuela Veronese e  Prof.ssa Elisabetta Benetti
  • AUSER, Presidente Prof.ssa Nicoletta De Battisti (presentazione del 28.10.2022) 
  • ANPI (Ass. Naz. Partigiani d’Italia), Presidente Ins. Pierangela Vesentini 
  • ANFCDG (Ass. Naz. Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra), Presidente Dott. Pierluigi Dal Santo
  • Dott. Livio Zerbinati, Presidente Istituto Studi e Ricerche Storiche e Sociali «Bonaventura Gidoni» di Badia Polesine (RO)  
  • Prof. Gianni Brangian (Montagnana)
  • Insegnante Daniela Fabbri (Montagnana)
  • Dott. Gianni Riondato (Montagnana)
  • Prof.ssa Lucia Canazza (Montagnana)
  • Ivo Bressan  (Montagnana)
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