L’EDUCANDATO SAN BENEDETTO: ACCOGLIENZA E SOLIDARIETA’, AZIONI CONCRETE PER LA PACE.
Azioni concrete per educare alla pace: questo è chiamata a fare la Scuola. E questo hanno chiesto gli studenti dell’Educandato San Benedetto di Montagnana al proprio istituto. “Vogliamo fare qualcosa in prima persona – ha spiegato Giuliana Setzes rappresentante degli studenti del Liceo Classico Europeo – per aiutare quanti sono vittime della guerra: siamo sconvolti da ciò che vediamo attraverso i media e crediamo sia necessario fornire un aiuto diretto, per quanto piccolo”.
Così, muovendosi in concerto con le associazioni no profit del montagnanese, le amministrazioni locali e le autorità scolastiche, l’Educandato si è attivato su due fronti principali: in primo luogo quello dell’accoglienza, mettendo a disposizione alcuni degli spazi del convitto nella sede di via Berga; in secondo luogo, quello della solidarietà, organizzando una raccolta di generi di prima necessità che verranno trasportati a breve nelle zone dove l’emergenza umanitaria è particolarmente grave.
A supportare l’Educandato nello sviluppo di queste due azioni è stata l’associazione Aabb Montagnana, nata qualche decennio fa per dare accoglienza ai bambini di Chernobyl e quanto mai attiva, in questo periodo, per costruire dei canali di ospitalità e supporto ai profughi ucraini. “Al momento sono 12 le persone, donne e bambini, a cui stiamo offrendo ospitalità in alcune stanze che sono state preparate appositamente per loro dal personale dell’istituto – ha spiegato la dirigente del San Benedetto Emanuela Veronese -. Quando sono arrivati da noi, dopo un viaggio estenuante durato diversi giorni, avevano bisogno di tutto: vitto, alloggio, vestiario, giocattoli per i bambini… e grazie alla solidarietà dei nostri alunni e del personale della Scuola siamo stati in grado di offrire loro una sistemazione confortevole e dignitosa”.
Ma non basta. Accanto al progetto di ospitalità, l’Educandato ha organizzato le “Passeggiate solidali”, ossia una raccolta di generi alimentari e prodotti per l’igiene personale, a cui hanno partecipato tutti gli alunni delle scuole annesse, dalle primarie alle superiori.
Gli spazi della sede di via Berga, adibiti alla raccolta, sono diventati la meta di numerose passeggiate solidali organizzate dalle diverse classi di primaria e di scuola media nei giorni compresi tra il 14 e il 18 marzo. Ad attivarsi in prima persona per la gestione del conferimento del materiale, lo stoccaggio e la preparazione degli scatoloni, sono stati i liceali del Classico Europeo che, turnandosi nel corso dei diversi pomeriggi, hanno raccolto e riordinato tre interi furgoni di cibo e prodotti. L’impegno dell’Istituto, ma soprattutto quello dei ragazzi, non si è esaurito con queste due azioni, ma ha voluto creare un vero e proprio momento di sensibilizzazione sull’importanza della pace. Infatti, nel corso dell’assemblea studentesca svoltasi giovedì 17 marzo nella tensostruttura di via San Benedetto, due delle donne alloggiate al convitto hanno accettato la richiesta di riportare una propria testimonianza ai ragazzi. “Non credevamo sarebbe mai scoppiata la guerra – ha spiegato Katarina, una delle ospiti del San Benedetto – ma poi quando ci siamo trovate al freddo, nei seminterrati, senza più la certezza di poter dare da mangiare ai nostri figli, abbiamo avuto paura. E’ stato terrificante. Solo con la guerra abbiamo capito quanto certe volte può essere importante fare una doccia o mettersi dei vestiti puliti, tutte cose che prima davamo per scontate”.