Convitto e Semiconvitto

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Il San Benedetto è uno dei sei Educandati Nazionali presenti in Italia, cioè una Istituzione educativa o Collegio dello Stato, che oltre ad una offerta formativa costituita dalle eccellenti scuole statali interne, permette anche agli allievi di rimanere ospiti per l’intera settimana o fino al termine del primo pomeriggio. Per coloro che scelgono di rimanere ospiti anche per la notte parliamo di “Convitto”, mentre per i ragazzi che rimangono solo a pranzo e nel primo pomeriggio, parliamo di “Semiconvitto”. I servizi di Convitto e Semiconvitto sono offerti anche per ospiti che frequentano scuole diverse da quelle presenti all’interno dell’Istituto. I ragazzi delle superiori, escluso il Liceo Classico Europeo, possono frequentare da esterni.


Codici Ministeriale per iscrizioni:

  • PDEE068024 Scuola Primaria
  • PDMM089002 Scuola Secondaria di primo grado
  • PDPM030004 Licei delle Scienze Umane (Montagnana e Padova)
  • PDPM030004 Liceo Economico Sociale
  • PDPM030004 Liceo Classico Europeo (Montagnana e Padova)
  • PDTD18000R Istituto Tecnico Amministrazione Finanza e Marketing

In che cosa consiste l'attività educativa? 

Il personale educativo trova la sua specifica funzione e il suo ambito di attività all’interno degli educandati e dei convitti. Diversamente dai convitti, concepiti solamente ad accogliere studenti nella loro permanenza fuori casa collegata alla frequenza di istituti scolastici, gli educandati costituiscono dei veri e propri “campus”, ossia degli istituti che comprendono al proprio interno scuole, di diverso ordine e grado, nonché convitti per l’accoglienza e la residenzialità di studenti durante la loro frequenza scolastica.

Normalmente, gli educandati - già attrezzati e strutturati per la permanenza prolungata degli studenti convittori - offrono anche servizio di semiconvitto, ossia permettono agli alunni delle scuole interne di fruire dei servizi di mensa e di studio pomeridiano e altre attività (sportive o musicali).

Il personale educativo opera dunque all’interno di tali strutture per espletare i compiti collegati alla presenza di studenti convittori (interni o esterni) e semiconvittori, quando questi non siano impegnati in attività specificatamente didattiche.

Gli educatori organizzano e gestiscono la vita dei convittori e dei semiconvittori attraverso varie attività ed esperienze educative, per favorire la loro crescita umana, sociale e relazionale.

Le attività del personale educativo 

Il compito del personale educativo è dunque quello di partecipare al processo di formazione ed educazione degli allievi tramite una vasta gamma di attività articolate ed interconnesse tra loro, che comprendono:

attività educativa: generalmente comprende le ore trascorse con i ragazzi nei loro gruppi classe per la fruizione della mensa, per lo studio pomeridiano e il tempo libero ed extrascolastico in generale. Queste vengono anche definite ore frontali e rappresentano una parte dell’orario di lavoro degli educatori, che va completata e integrata con le attività funzionali individuali.

attività funzionali a quella educativa: si intendono le ore dedicate alla pianificazione, alla progettazione e preparazione dei materiali per l’attività educativa. In queste ore sono comprese quelle dedicate alla partecipazione a riunioni di settore, consigli di classe, collegi educatori. L’organizzazione delle periodiche riunioni di settore educativo, la verbalizzazione e la consegna dei verbali in segreteria rimane a carico del personale educativo. Tra queste attività sono comprese anche le valutazioni di completamento alla pagella degli alunni. La quota di ore funzionali è stabilita in proporzione a quella prevista dal contratto di lavoro e varia con la parzializzazione dello stesso. 

attività aggiuntive: sono prestate, a titolo facoltativo, in aggiunta all’orario di lavoro, per l’esecuzione di progetti eventualmente approvati con delibera del Collegio educatori, nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili e in coerenza con il PTOF.

Una descrizione specifica di tutte le attività sopra citate è disponibile nell’appendice relativa al CCNL (appendice 2). Le seguenti pagine riportano le mansioni del personale educativo adeguate alle regole e agli spazi dell’educandato San Benedetto.

 

Attività educativa in ambiti comuni 

Mensa

Il personale educativo inizia il servizio 10 minuti prima dell’intervallo mensa attendendo il suono della campanella di fronte all’aula o negli spazi comuni dell’Istituto così da accogliere gli studenti, all’uscita dalle lezioni. Firma e registra le uscite anticipate, effettuando se necessario le verifiche del caso con le famiglie. 

All’uscita dalle lezioni verifica il numero delle presenze dei ragazzi e li accompagna al refettorio, avendo concordato con il personale mensa nel frattempo tempi e disposizioni particolari per il pranzo, soprattutto nel caso di allergie e diete speciali. 

Prima dell’ingresso in mensa le educatrici verificano che le alunne o gli alunni con i capelli lunghi procedano a raccoglierli con appositi elastici e, successivamente, che quanti accedono a suddetti locali lo facciano con le mani adeguatamente pulite e igienizzate. 

Le educatrici sorvegliano il pasto assicurando il rispetto del regolamento per la Mensa (disponibile nel sito dell’Educandato), delle comuni norme di educazione e la compostezza dei ragazzi. 

Al personale educativo spetta anche il compito di vigilare sulla corretta nutrizione dei ragazzi, invitando ciascuno di loro ad assaggiare ogni pietanza e segnalando tempestivamente casi di inappetenza sistematica alle famiglie, oltre che alle educatrici del convitto (nel caso di convittori). 

Intervalli e ricreazioni diurni 

All’uscita dalla sala mensa, le educatrici sorvegliano il corretto svolgimento della ricreazione che avverrà nei locali preposti, in caso di maltempo, e preferibilmente all’aperto in caso di bel tempo. 

Gli spazi interni coperti (salone) e quelli all’aperto (cortili della sede centrale, e casa della giovane) vengono assegnati con un apposito calendario alle classi delle scuole primarie e SSIG, ed eventualmente condivisi con una turnazione che accompagna l’orario del personale educativo (modulo a disposizione in sala insegnanti della sede centrale nell’apposito registro cartaceo). Le classi che trascorrono l’intervallo presso la Casa della Giovane si recheranno presso tale sede in ordine, seguendo le scrupolose indicazioni del personale educativo anche durante il tragitto in strada. 

Orari pranzo e intervalli di ricreazione

  • Primaria: le lezioni terminano alle 11,50, il pranzo si svolge normalmente dalle 12,00 alle 12,30; l’intervallo prosegue fino alle 13,30. 

  • SSIG:  le lezioni mattutine  terminano alle ore 13,00 il pranzo si svolge alle ore 13,10 fino alle 13,40 salvo diversa turnazione,con accesso concordato con il personale della mensa. L’intervallo prosegue solitamente fino alle 14,30. 

  • SSIIG: gli studenti semiconvittori della sede centrale (ITAFM, LSU, LES e convittori esterni) si recano al pranzo alle ore 14,00 per poter cominciare il semiconvitto alle ore 14,45, mentre gli studenti del LCE, frequentanti la sede di via Berga normalmente pranzano alle ore 13,40 così da poter riprendere le lezioni pomeridiane (o il semiconvitto) alle ore 14,40. 

Gli intervalli del pranzo per elementari e SSIG sono avvicendati in modo tale da ridurre al minimo i contatti tra ragazzi di ordine diverso di scuola. Pertanto, nel momento in cui i ragazzi della SSIG terminano il pranzo per uscire in ricreazione, i bambini della scuola primaria rientrano nelle proprie aule per lo studio pomeridiano o il rientro scolastico (quest’ultimo, a seconda delle sezioni avverrà con le docenti del mattino una o due volte la settimana). 

Per tutti gli ordini di scuola è prevista la somministrazione della merenda pomeridiana alle ore 16,40: le merende vengono consegnate dal personale ATA alle educatrici in servizio le quali  avranno cura di sorvegliare che le stesse vengano consumate in ordine e lasciando le aule in condizione decorosa. Le merende per studenti con dieta particolare normalmente vengono consegnate durante la pausa pranzo direttamente da parte del personale mensa all’educatrice di riferimento. 

Semiconvintto 

Gli studenti delle scuole primaria e SSIG interne all’Educandato, di norma, frequentano il semiconvitto dal termine delle lezioni fino alle ore 17. La frequenza avviene in affidamento a un’educatrice/educatore di riferimento per ciascuna classe. Il personale educativo si interfaccia quotidianamente con gli insegnanti, nonché periodicamente partecipando ai Consigli di classe e agli altri eventuali impegni collegiali. Nel caso in cui la presenza di personale educativo sia limitata rispetto al numero delle classi in semiconvitto, si potranno gestire gruppi di alunni di diverse classi, mantenendo comunque il rigoroso rispetto delle normative di sicurezza sanitaria e possibilmente senza spostare gli alunni dalla classe in cui hanno svolto le lezioni mattutine. Viceversa, nel caso in cui vi siano risorse di personale a disposizione, sarà possibile suddividere i gruppi classe pomeridiani affidandoli a più educatori. 

Il semiconvitto ha la funzione di favorire il consolidamento degli apprendimenti avvenuti durante le lezioni mattutine grazie allo svolgimento accurato dei compiti, allo studio guidato e alla preparazione di verifiche e interrogazioni. 

Il personale educativo crea le condizioni per una positiva permanenza a scuola, attivandosi per supportare gli alunni che necessitano di un tutoraggio personalizzato affinché acquisiscano un proprio metodo di studio, compatibilmente con la gestione del gruppo nel suo insieme. 

L’educatrice consulta il registro elettronico e coordina lo svolgimento dei compiti da parte degli alunni, organizzando anche gruppi di lavoro e cooperative learning all’interno della classe. 

Nel caso in cui non siano stati assegnati compiti o l’esecuzione degli stessi si sia conclusa in anticipo, l’educatrice può proporre alla classe (o a una parte di questa) attività di tipo manuale, laboratoriale o giochi che favoriscano lo sviluppo di competenze relazionali e sociali. 

All’educatore/educatrice in servizio al semiconvitto spetta il compito di annotare comportamenti ritenuti “critici” di alunni e convittori (ad esempio inappetenza, aggressività, isolamento relazionale…) o che, per qualche ragione, necessitino di un’accurata osservazione: a tale scopo, in concerto con i docenti del mattino e con gli educatori del convitto, sarà possibile, previo un colloquio strutturato con gli alunni interessati, suggerire un confronto con lo psicologo scolastico, che dovrà peraltro sempre essere autorizzato dalle famiglie quando si tratti di alunni ancora minorenni. La modulistica per questo scopo è da richiedere all’ufficio A della segreteria.

Accoglienza post-scolastica 

L’Educandato mette a disposizione delle famiglie degli alunni di scuole primarie e SSIG, qualora i genitori abbiano particolari necessità lavorative, un servizio di accoglienza prolungata (denominato servizio “saletta”). Tale servizio viene richiesto all’inizio dell’anno scolastico dalle famiglie tramite segreteria amministrativa e può essere erogato anche parzialmente, solo in alcuni giorni della settimana, fino alle 17,30 o fino alle 18,00. 

Per quanto riguarda l’affidamento degli alunni, le educatrici di riferimento della classe consegneranno personalmente alle colleghe della saletta i propri alunni in post-accoglienza, compresi anche quelli che, a causa di imprevisti di qualsivoglia natura, non siano stati ritirati all’uscita dai genitori. Il personale educativo adibito alla funzione di “saletta” utilizza appositi registri per l’annotazione delle presenze degli alunni, sia quelle regolari che quelle “straordinarie” dovute a ritardi dei genitori. Tali registri sono normalmente custoditi in un armadietto nella sala insegnanti principale della sede San Benedetto. Il personale educativo di riferimento per gli alunni non prelevati dai genitori contatterà le relative famiglie tramite portineria, per verificare che non si siano verificati imprevisti o disguidi organizzativi. 

Il ritiro in uscita degli alunni dalla saletta viene organizzato in concerto con la portineria, soprattutto per quanto riguarda gli allievi più piccoli, non muniti di permesso di uscita autonoma, affinché gli stessi vengano sorvegliati costantemente. 

Le attività previste in saletta possono essere ludico ricreative (gioco con carte, colorare disegni, socializzazione) in un’aula dedicata durante i mesi più freddi o in cortile esterno quando il tempo lo permetta. Agli alunni della SSIG in saletta viene consentito l’utilizzo del proprio cellulare per chiamate o videogiochi, ma non videochiamate (che possono ledere i diritti di privacy di altri alunni). Non è consentito agli alunni scattare foto o filmare i propri compagni all’interno dell’Istituto. 

Gestione dei conflitti 

Tra le mansioni intrinsecamente collegate al ruolo del personale educativo, nelle scuole di ogni ordine e grado, così come all’interno del convitto vi è certamente la gestione dei conflitti tra gli alunni. la gestione dei conflitti tra ragazzi richiede primariamente un forte senso di equilibrio, un distacco emotivo e la capacità di leggere le emozioni dei ragazzi e quella di spiegare alle parti in causa le regole dell’educandato oltre che, più in generale, quelle del vivere sociale. In simili situazioni è fondamentale mantenere la calma, fornendo primariamente l’esempio di una gestione ragionevole del conflitto. In caso di conflitti particolarmente gravi, andranno informate le famiglie e gli insegnanti, verbalmente o - se necessario - tramite registro elettronico. 

Disagi degli alunni 

La vita in Educandato può far emergere situazioni di stanchezza o tensione dei ragazzi dovute a elementi caratteriali propri o a particolari criticità familiari. Il personale educativo si coordina con le docenti di riferimento e con la psicologa della scuola (oltre che con le referenti per il convitto nel caso queste criticità riguardino i convittori) per la gestione di simili situazioni, valutando caso per caso il da farsi. E’ fondamentale garantire il rispetto della massima riservatezza per le situazioni di salute e familiari dei ragazzi in conformità con la vigente normativa sulla privacy e con la deontologia professionale del personale educativo. 

Metodo di studio 

Tra gli obiettivi principali dell’attività educativa vi è quello di rendere i ragazzi autonomi negli apprendimenti grazie all’acquisizione di un proprio metodo di studio individuale. Il metodo può essere personalizzato e rispondere ai bisogni personali dell’alunno. L’educatore/l’educatrice affiancherà gli alunni nell’elaborazione di un proprio metodo aiutando a elaborare mappe concettuali, riassunti o sintesi schematiche colorate. Il lavoro a coppie o a gruppi permetterà agli alunni di confrontarsi tra loro per verificare l’adeguatezza del proprio metodo di studio. 

Situazione di salute 

La gestione di particolari situazioni di salute dei semiconvittori e convittori è affidata alla figura dell’infermiera interna all’Educandato. L'infermiera si relaziona con le famiglie degli alunni affetti da patologie, allergie alimentari, o malattie di altro tipo raccogliendo e custodendo l’apposita documentazione medica, nonchè eventuali farmaci specifici o salvavita. L’infermiera cura e aggiorna i registri sullo stato di salute particolare dei ragazzi, registri che rimangono a disposizione nei seguenti luoghi dell’Istituto:

  • portineria sede centrale

  • aula insegnanti sede centrale

  • portineria notte

  • convitto maschile

  • convitto femminile

  • aula insegnanti sede via Berga

Ogni aggiornamento sullo stato di salute dei ragazzi viene comunicato al personale in servizio anche tramite registro elettronico. 

L’infermiera organizza annualmente, durante il mese di settembre, una riunione dedicata al personale educativo in servizio per la conoscenza e la gestione delle situazioni di salute più critiche. In particolare, in caso di supplenza e sostituzione in una nuova classe, si raccomanda la consultazione puntuale del registro salute.

L’infermiera interna all’Educandato si occupa anche di un primo intervento in caso di infortunio scolastico (pulizia e disinfezione di ferite o altro). Qualora l’infortunio avvenga durante l’orario di servizio dell’educatore o l’educatrice, è importante che quest’ultimo intervenga prontamente valutando la serietà della situazione, la presenza o meno di fratture gravi e lo stato di coscienza dell’infortunato. In caso di lieve infortunio, la disinfezione della ferita può essere fatta anche dal personale ATA, mentre in caso di infortunio più grave l’infermiera (o in sua assenza il personale docente o educativo di riferimento) procederà ad attivare i soccorsi e attenderà l’arrivo del personale sanitario, avendo cura nel frattempo di far contattare la famiglia. In ogni caso, qualora l’infortunio si verifichi sotto la sua personale custodia, l’educatore ha l’obbligo di compilare l’apposito Modulo di denuncia infortunio, di consegnarlo alla segreteria informando comunque la famiglia sull’accaduto. 

Può accadere che alcuni alunni lamentino uno stato di malessere a scuola: il personale educativo in servizio valuterà il tipo di malessere, rinviando eventualmente al personale ATA per la misurazione della temperatura e la somministrazione di una bevanda calda. Nel caso in cui il malessere persista, verrà richiesto l’intervento dell’infermiera che procederà eventualmente a organizzare il rientro a casa anticipato. Se il malessere rientra nel quadro clinico dell’alunno (ad esempio mal di testa da ciclo per le ragazze più grandi…) viene richiesta alla famiglia autorizzazione scritta sul libretto personale dell’alunno per l’autogestione o la somministrazione di alcuni farmaci , con i relativi dosaggi: tali farmaci, custoditi in infermeria (oppure anche negli appositi armadietti in convitto o presso la sede di Via Berga, o quella di Padova) potranno essere somministrati dal personale educativo in servizio. E’ importante ricordare che il personale educativo in nessun caso può somministrare farmaci non autorizzati per iscritto dalle famiglie su libretto o tramite mail ufficiale alla segreteria. 

Nel caso in cui l’infermiera non sia presente al momento dell’infortunio o del malessere, il personale educativo valuterà in autonomia se contattare la famiglia per organizzare il rientro a casa anticipato dell’alunno.